Francesco Sanna rende disponibile il testo del maxiemendamento sulla manovra economica del Governo in discussione al Senato (7 settembre 2011)

E alla fine il maxi emendamento è arrivato. Alle 19, ennesimo, voto di fiducia. Dirò un NO a Berlusconi ben scandito. Vedo che anche Beppe Pisanu su Repubblica di oggi dice che il Governo deve andare a casa. Spero che inizino a farglielo capire da stasera.
Che cosa contiene: l'ammontare sale ancora, rispetto ai 45 miliardi iniziali si arriva agli attuali 54 miliardi ( circa 100 mila milardi del vecchio conio). Sale l'Iva al 21% e quindi le tasse aumentano indistintamente. L'intervento sulle pensioni delle donne viene anticipato al 2014, per percepire l'assegno servirà avere 65 anni d'età. Il contributo di solidarietà del 3% ristretto per i redditi al di sopra dei 300 mila euro ( poche decine di miloni di euro di entrate in una manovra di 54 miliardi), i dipendenti pubblici che già pagano il 10% dovranno ora versare il 13%.
Gli interventi per la crescita non si vedono a meno che non si creda davvero che l'art. 8 che facilità i licenziamenti delle aziende sia la ricetta giusta. In Italia manca il lavoro e quello che si trova è precario, ma il Governo continua a colpire i diritti e la dignità dei lavoratori.